“Piranesi. Di matrice trevigiana”, a cura di Pierluigi Panza. Palazzo Giacomelli, 2-24 ottobre 2021
Palazzo Giacomelli Piazza Garibaldi, 13, TrevisoIn occasione della premiazione della 40ma edizione del Premio letterario G. Comisso, l’Associazione Amici di Giovanni Comisso e Assindustria Venetocentro presenta a Palazzo Giacomelli la mostra “Piranesi. Di matrice trevigiana”. Matrice è sia il termine che indica la lastra di rame sulla quale Piranesi incideva le sue celebri stampe sia il luogo d’origine di un individuo. In questo caso, grazie a un documento custodito all’Archivio di Stato di Venezia si è scoperto che la famiglia di Giovan Battista Piranesi possedeva terreni e case coloniche a Zermian, presso Mogliano Veneto, “in Territorio Trevisan” recita il documento, dove l’artista sarebbe nato per essere poi battezzato l’8 novembre del 1740 a Venezia. E Zermian è a pochi passi da Zero Branco, il luogo del Buen retiro di Giovanni Comisso. In mostra – anche per ricordare l’appena trascorso terzo centenario della nascita di Piranesi – sono esposte quindici stampe di pezzi archeologici provenienti dalla raccolta Vasi, candelabri, cippi che l’autore pubblicò come catalogo nel 1778, l’anno della sua morte: vi
sono incisi alcuni dei più celebri e magnificenti pastiches dell’artista, alcuni dei quali furono da lui non solo collezionati ma realizzati e venduti. Ora si trovano in musei e collezioni private di tutto il mondo e, grazie a una ricerca, alcuni di questi marmi sono stati individuati e se ne propongono le immagini. Completano la mostra alcuni filmati, tra i quali un’animazione realizzata da Gregoire Dupond per Factum Arte nell’ambito della mostra “L’arte di Piranesi” alla Fondazione Giorgio Cini.
A cura di: Pierluigi Panza
Allestimento e grafica: Clelia Maria Bonardi